Chi sono

Da bambina sognavo di diventare maestra, ma la vita, con le sue imprevedibili trame, ha disegnato per me un percorso diverso.

A soli 23 anni, ho affrontato una perdita devastante: il mio primo figlio è morto prima di nascere. In quel momento, il mio mondo si è frantumato, ma, passo dopo passo, ho iniziato a ricostruirlo.

Quella sofferenza è stata l’inizio di una ricerca profonda, un percorso che mi ha portato a riflettere su di me e sul senso di ciò che stavo vivendo. 

Ho iniziato dalle cose semplici, cercando equilibrio e armonia intorno a me. Ma presto ho capito che la mia vera ricerca doveva essere interiore. La domanda "chi sono davvero?" è diventata centrale, soprattutto quando, guardando negli occhi mia figlia, la mia seconda bambina, mi sono resa conto che dovevo scoprire chi fossi, per poterlo spiegare a lei.

La mia esperienza personale è stata la spinta iniziale per approfondire il mio percorso di crescita personale e professionale, che oggi condivido con chi è alla ricerca di maggiore consapevolezza e autenticità.

Oggi, dopo anni e con tre figli, mi sento completa. Questo viaggio non mi ha reso la persona che immaginavo da bambina, ma mi ha portato a essere quella che, ogni giorno, trova la forza di essere fedele a sé stessa. Mi sento viva, consapevole e grata del cammino che ho intrapreso.

Nel corso della mia vita e della mia professione, il contatto è sempre stato il filo conduttore. Ogni incontro, luogo ed esperienza ha lasciato un’impronta su di me, contribuendo a farmi diventare la persona che sono oggi. Senza questi legami e connessioni, non avrei potuto crescere né scoprire chi sono davvero.

La parola "contatti" ha per me un significato profondo. Anche nei gesti più semplici, come una conversazione con uno sconosciuto in coda alla posta, ho sempre avvertito il desiderio di esplorare le dinamiche che ci legano agli altri. È attraverso questi contatti, grandi e piccoli, che ho imparato a connettermi autenticamente con il mondo intorno a me, aprendo cuore e mente a nuove consapevolezze.

Il mio lavoro si basa sull'idea che, attraverso relazioni autentiche, possiamo esplorare meglio noi stessi e comprendere il nostro mondo interiore. 

Per questo ho scelto di chiamare la mia attività "Contatti". Questo nome riflette ciò in cui credo: la forza delle connessioni umane, la presenza consapevole nel qui e ora, e l’opportunità di riflettere su come il passato possa influenzarci.

Nel mio approccio, il contatto è al centro di ogni processo.

Nel Counseling, esploriamo insieme le tue relazioni e le tue esperienze, riflettendo su come esse influenzano il tuo benessere e la tua consapevolezza.

Nelle Costellazioni Familiari, lavoriamo simbolicamente sulle connessioni familiari per comprendere come dinamiche invisibili possano influenzare il nostro equilibrio interiore.